Bianca di Saluzzo
Origine geografica: Piemonte
Consistenza attuale (FAO, 1998): minacciata conservata (Castillo et al., 2021)
Notizie storiche
La Bianca di Saluzzo, detta anche Bianca di Cavour, era un tempo ampiamente diffusa in Piemonte, specialmente nell’antico Marchesato di Saluzzo (CN) e nei comuni limitrofi, quali Villafranca, Cavour e Garzigliana. Notizie di questa razza si hanno già a partire dal XIX secolo, in cui era già nota per la bontà delle carni e per la taglia più ridotta. La Bianca di Saluzzo è presidio Slow Food dal 1999, anno in cui l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Verzuolo ha avviato un’attenta attività di selezione e recupero della razza, che stava per estinguersi, soppiantata a partire dagli anni ’60 da razze a più rapido accrescimento.
A partire dal 2014 l’Università di Torino ha avviato un programma di conservazione e miglioramento genetico.
Descrizione della razza
La Bianca di Saluzzo è una razza di taglia medio-piccola con mantello di colore bianco con coda alta, leggermente aperta nella gallina. L’ampia cresta, semplice con 4-6 denti, è di colore rosso, portata eretta nel maschio e con la parte posteriore piegata nella femmina. Come la cresta, anche i bargigli sono rossi; gli orecchioni sono di colore giallo, rosso tollerato; i tarsi e la pelle sono gialli.
La deposizione inizia al sesto mese di età, concentrata nel periodo primaverile-estivo. Le uova si presentano di colore rosato chiaro.
Principali caratteristiche dei riproduttori adulti di razza Bianca di Saluzzo
Peso gallo | Peso gallina | Peso uovo | N. uova/anno | Fertilità | Schiusa/fertile |
2,5-2,7 kg | 2-2,1 kg | 50-60 g | 180-200 | 80-90% | 85-95% |
